Home Incontri Passaggio in Asia – Circolo di lettura asiatico

Passaggio in Asia – Circolo di lettura asiatico

Eredi della sconfitta
di Kiran Desai – Adelphi

Tutto comincia con un vecchio giudice che vive in una dimora cadente di Kalimpong, alle falde dell’Himalaya orientale, col suo misero cuoco senza neppure un nome, e una cagna, Mutt, che del giudice sembra l’unico amore. Ma questo terzetto in apparenza dimesso diventa, con l’arrivo della nipote del giudice, Sai, l’epicentro di un terremoto narrativo le cui onde si propagano in ogni direzione e raggiungono ogni latitudine: dalla New York degli anni Ottanta, dove il figlio del cuoco lavora in una sfilza di ristoranti nascondendo al padre le miserie della sua avventura americana, alla Cambridge dei primi anni Quaranta, dove il giudice ha frequentato l’università, all’Unione Sovietica, in cui si è interrotto il sogno astronautico del padre di Sai. E nella stessa Kalimpong, mentre si concretano i presagi della rivolta nepalese, Sai intreccia col suo precettore, e futuro nemico, la più inevitabile delle passioni. Già da questi pochi fili si intuisce la ricchezza del sontuoso sari narrativo cui Kiran Desai ha dato la forma di un romanzo appassionante, terribilmente triste e brutalmente comico. E per una volta non serve soffermarsi sul fascino di una voce, e di un mondo intriso di dolore, perché la magia di queste storie tremendamente vere sta anzitutto nel loro elemento più ovvio, ma anche più raro: la prosa amara e calda in cui sono scritte

Kiran Desai

Kiran Desai, nata in India, è cresciuta e ha studiato in questo paese ma anche in Gran Bretagna e negli Stati Uniti. Ora vive tra queste tre nazioni e afferma di non sentirsi “né alienata né sradicata”.
È la figlia di Anita Desai (insieme a lei nella fotografia a lato), e ha seguito le orme della madre, diventando anch’essa scrittrice.
Il suo primo romanzo – Hullabaloo in the Guava Orchard, edito da Faber and Faber a Londra nel 1998, per nulla autobiografico – le è costato quattro anni di lavoro. Un estratto è stato presentato dal New Yorker in un’edizione speciale dedicata alla narrativa indiana, e in Mirrorwork, la controversa antologia curata da Salman Rushdie dedicata a 50 anni di letteratura indiana (1947-1997).
Il suo secondo libro, The Inheritance of Loss, (del 2006, pubblicato in Italia da Adelphi nel 2007 con il titolo Eredi della sconfitta) ha ricevuto critiche positive non solo in Asia, ma anche in Europa e negli USA e ha vinto il Man Booker Prize e il National Book Critics Circle Fiction Award nel 2006.
Recentemente è stata al centro delle cronache rosa letterarie: lo scrittore Premio Nobel Orhan Pamuk ha dichiarato tutto il suo amore per Kiran, la sua nuova compagna di vita. Pare che si siano conosciuti quando lei andò a Istambul a visitare il Museo dell’Innocenza in fase di costruzione

Data

Set 29 2024
Expired!

Ora

18:00 - 19:00
0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Fornisci il tuo contributo!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *