Pagine: 346
     Prezzo: euro 18,00

Il colore viola
di Alice Walker – SUR edizioni

Il colore viola è la storia di due sorelle, Celie e Nettie, in fuga da un padre violento e da un passato di abusi. Mentre Celie, privata dei suoi figli, si ricostruisce a fatica una vita con un matrimonio combinato e una nuova famiglia caotica e bizzarra, di Nettie si perdono le tracce. Ma l’incontro con Shug Avery, la misteriosa cantante di blues di cui suo marito è innamorato da sempre, permetterà a Celie di fare una scoperta, e i legami di sangue torneranno a riannodarsi attraverso gli anni e i continenti. Al suo primo apparire, nel 1982, Il colore viola conquistò il pubblico e la critica americani per il candore con cui affrontava temi universali come il razzismo, la violenza di genere, la sessualità femminile, vincendo l’anno successivo il Premio Pulitzer e il National Book Award e ispirando uno dei film più amati di Steven Spielberg. Riletto oggi, questo originalissimo romanzo epistolare sorprende ancora per la freschezza linguistica e l’invenzione narrativa, per i suoi personaggi eccentrici e imperfetti, e per la disinvoltura con cui – sfidando le convenzioni letterarie – riesce a immergere una semplice saga familiare nei contorni drammatici della Storia e in quelli magici del mito.

Alice Walker

(Eatonton, Georgia, 1944) scrittrice statunitense. Trascorsa l’infanzia in un villaggio di neri nel profondo Sud rurale, ha ottenuto una borsa di studio per l’università di Atlanta e si è impegnata nella battaglia per i diritti civili, poi rievocata nel romanzo Meridian (1976). Dopo il tentativo di ritrovare una patria spirituale in Africa (1964), ha ripreso l’attività politica e sociale a Jackson (Mississippi). Nel 1973 sono usciti Petunie rivoluzionarie e altre poesie (Revolutionary petunias and other poems, nt), il romanzo La terza vita di Grange Copeland (The third life of Grange Copeland) e il volume di racconti Amori e affanni: storie di donne nere (In love and trouble: stories of black women, nt). Il suo credo di womanist (femminista nera), per il quale le donne della sua razza sono «le autentiche eroine d’America», si esprime anche negli eccellenti racconti di Non puoi tenere sottomessa una donna in gamba (You can’t keep a good woman down, 1981) e in Possedere il segreto della gioia (Possessing the secret of joy, 1992). Nel romanzo Il colore viola (The color purple, 1981), che le valse il consenso del grande pubblico e il premio Pulitzer, ha elaborato un linguaggio altamente musicale da lei definito «black folk english». Donne alla tormentata ricerca della propria identità sono ancora protagoniste nei romanzi più recenti: Nella luce del sorriso di mio padre (By the light of my father’s smile, 1998), È il momento di aprire il tuo cuore (Now is the time to open your heart, 2004, nt). Le sue ultime raccolte poetiche sono Fiducia assoluta nella bontà della terra (Absolute trust in the goodness of the earth, 2003, nt) e Una poesia scese giù nel mio braccio (A poem traveled down my arm, 2003).