Ciclo di letteratura americana

Dai racconti alla non-fiction:scrittrici americane del
secondo Novecento.

Un ciclo di tre incontri a cura della prof.ssa Cinzia Scarpino (docente di cultura anglo-americana all’Università Statale di Milano). Secondo appuntamento con il ciclo della prof.ssa Cinzia Scarpino sulla letteratura americana. Questa volta si parlerà di Joan Didion.  Tutti gli incontri sono ad entrata libera. I posti sono limitati, si consiglia di prenotare.

Verso Betlemme
Grace Paley – Il Saggiatore

Venti piccoli capolavori firmati da una delle più grandi giornaliste contemporanee che catturano come nessun altro libro lo spirito dell’America e in particolare della California, centro della sua controcultura negli anni sessanta. Venti pezzi in cui lo humour si sposa a un cinismo distaccato, affronta con leggerezza miti e incubi del sogno americano: dalla cronaca nera a un delicato ritratto di John Wayne, un reportage sull’industria matrimoniale di Las Vegas e uno sul Flower Power e la cultura Hippy, dall’industria cinematografica americana che “strangola il talento e avvelena l’anima” fino alle riflessioni e ai ricordi della vita e della carriera dell’autrice.

The White Album
Grace Paley – Il Saggiatore

Lungo l’infinito nastro di Moebius delle autostrade californiane, nelle hall dei vecchi hotel coloniali affacciati sulle bianche spiagge di Honolulu, negli studi di registrazione con Jim Morrison, a cena con registi svogliati che passano di film in film come nelle comuni losangeline si passa di letto in letto, alle feste con i produttori, nei centri commerciali con la figlia, Joan Didion attraversa gli anni sessanta e settanta, raccontandone bizzarrie, ossimori ed estremi: una giovane Nancy Reagan taglia gambi di rosa nel suo giardino, Charles Manson architetta il brutale omicidio della moglie di Roman Polanski, nei cinema di Bogotà si proiettano film americani vecchi di dieci anni, in una valle vicino a Malibu il giardiniere messicano Amado Vazquez coltiva le orchidee più belle del mondo. Reportage, racconto, diario intimo, prosa lirica: i testi che compongono “The White Album”, opera insieme indefinibile e inconfondibile, mettono in evidenza le caratteristiche che i lettori di Joan Didion conoscono così bene dai suoi romanzi e memoriali: la lucidità stilistica e la risolutezza di visione, la testarda fedeltà a se stessa, la capacità di cogliere un dettaglio minuto della vita quotidiana e trasformarlo in emblema. Le aporie del movimento femminista, le molte contraddizioni delle Pantere nere, le incongruenze della protesta studentesca e insieme i corsi e ricorsi di una vicenda personale che segue ogni curva, ogni sbalzo di quegli anni.

Martedì, 29 Gennaio 2019
ore 19.00

a cura di:
prof.ssa Cinzia Scarpino