Pagine: 167
     Prezzo: euro 16,00

Limone e altri racconti
di Kajiiro Motojiro – Atmosphere edizioni

La produzione letteraria di Kajii si colloca in una fase cruciale del Giappone moderno. Dopo il grande terremoto del Kanto (1923) nel mondo intellettuale emerge l’esigenza di ridefinire l’identità giapponese. Sebbene Kajii raccolga gli stimoli delle principali tendenze letterarie dell’epoca, per contenuto e per stile i suoi racconti non sono ascrivibili a una corrente precisa. La prosa lirica unisce l’esplorazione del mondo interiore con la tradizione giapponese, Baudelaire, Poe e la contemplazione estetica del reale. Un tema centrale è la tubercolosi. Il corpo malato è un topos su cui convergono elementi ricorrenti quali la mappatura del confine culturale tra metropoli e provincia (“Limone”, “Giornate di Inverno”) e il motivo del doppelgänger come trascendenza dall’Io materiale (“Fango”, “L’ascesa di K”). I racconti composti durante il suo soggiorno a Izu approfondiscono i motivi della luce e delle tenebre in connessione al dualismo tra vita e morte (“Il rotolo delle tenebre”, “Mosche d’inverno”). Negli ultimi anni riprende il giovanile interesse per il marxismo, come nel racconto “Il paziente spensierato”, che affronta la questione della morte per tubercolosi attraverso la prospettiva realistica delle condizioni sociali della gente nella periferia di Osaka.

Kajii Motojirō

Kajii Motojirō (1901-1932), nato a Osaka, nel 1924 studia all’Università Imperiale di Tōkyō dove lancia la rivista Aozora in cui pubblica il suo racconto d’esordio Remon. Nella sua breve vita letteraria pubblica diciotto racconti su Aozora e altre riviste. Ammalatosi di tubercolosi, si cura in un sanatorio della penisola di Izu, dove frequenta Kawabata Yasunari e altri scrittori che ne ammirano il talento letterario. Dopo un breve periodo a Tōkyō, dal 1928 torna a Osaka per l’aggravarsi della malattia, dove muore nel 1932. I suoi racconti ottennero recensioni entusiastiche da scrittori e critici contemporanei come Kawabata Yasunari e Kobayashi Hideo. La prosa elegante e i temi delle sue opere hanno goduto di un rinnovato interesse nel Giappone del dopoguerra.