Pagine: 112
Prezzo: euro 12,00

Moglie e concubine
di Su Tong – Orientalia

Costretta ad abbandonare gli studi universitari per sfuggire alla rovina in cui è precipitata la famiglia, la giovane e orgogliosa Songlian decide di sfuggire al suo destino di povertà diventando la quarta moglie e concubina del ricco Chen Zuoqian. Ma l’opprimente logica che regola la vita di palazzo e che induce ognuna delle mogli e concubine a commettere meschini soprusi pur di guadagnare i favori e la considerazione del marito, si rivelerà ben presto in tutta la sua crudeltà e spingerà Songlian verso l’unica via di fuga che riuscirà a trovare. Con Mogli e concubine – divenuto subito un libro di culto, ancor prima che il regista Zhang Yimou ne traesse il film Lanterne rosse – Su Tong ha scritto una critica sociale implacabile contro l’oppressione dell’individuo, e in particolare della donna, nella Cina prerivoluzionaria

Su Tong

(Suzhou, Jiangsu, 1963) scrittore cinese. Si è affermato negli anni Ottanta pubblicando alcuni romanzi brevi in cui confluiscono suggestioni della «letteratura delle radici» e della letteratura d’avanguardia. In essi si riscontra tanto una tensione verso la storia, tesa spesso – attraverso una memoria illusoria e simbolica – a ricreare un legame di appartenenza con un passato che si avverte reciso, quanto una fascinazione per gli aspetti più «scomodi» ed enigmatici della condizione umana, come il grottesco, l’abuso, la devianza sessuale. Fra le opere più rappresentative, oltre al celebrato Mogli e concubine (1990, adattato nel film Lanterne rosse dal regista Zhang Yimou), si ricordano i romanzi brevi La fuga del 1934 (1987, nt) e La casa dell’oppio (1988), i racconti di I due volti del mondo. Storie di Fengyangshu, i romanzi Riso (1991, nt) e Quando ero imperatore (2004)