1947

autore:  Elizabeth Åsbrink
editore: Iperborea
prezzo: euro 18,00
pagine: 314
anno pubblicazione: 2018

Ci sono libri che sono delle epifanie non tanto, o non solo, perché portano alla luce dei fatti che il lettore non conosce o verso i quali ha una conoscenza limitata, ma soprattutto perché, una volta uniti tutti i puntini, come in quel gioco che facevamo da piccoli, appare un disegno che ci lascia senza fiato.

E’ il caso di 1947 il libro di Elizabeth Åsbrink edito da Iperborea Casa Editrice​ (pp. 314, euro 18, traduzione di Alessandro Borini).
Il 1947 può essere considerato una di quelle date spartiacque nella storia dell’umanità, un po’ come il 1492 o il 1517 o il 1815. Nel 1947 gli ebrei scampati ai campi di concentramento si riversano in massa in Palestina dove gli inglesi faticano a regolamentare le entrate, una commissione Onu getta le basi per la nascita di Israele e avrà inizio una crisi, quella israelo-palestinese che non si è, ad oggi, ancora risolta. L’impero di Sua Maestà Re Giorgio VI si sgretola e, sempre nel 1947, si consuma la sanguinosa partizione tra India e Pakistan. Ma la Åsbrink non si limite a prendere in considerazione la Storia (con la s maiuscola), ma osserva anche le storie minori come quella di Simon de Beauvoir che nel 1947 vive, durante un soggiorno negli Stati Uniti, la sua storia d’amore con lo scrittore Nelson Algren. Oppure ci parla di Primo Levi che nel 1947 pubblica, dopo una serie di rifiuti, “Se questo è un uomo” con la piccola casa editrice Francesco De Silva. E ancora, nel 1947 George Orwell, che da lì a poco morirà, si rifugia in un’isola scozzese per scriver “1984”. Tutto questo mentre, a Parigi, Christian Dior apre il primo atelier cambiando la moda dell’epoca.

1947 non è sicuramente un romanzo, anche se ha la stessa scorrevolezza, probabilmente non lo possiamo definire nemmeno un saggio. Se proprio vogliamo appiccicargli un’etichetta, possiamo definirlo “reportage narrativo”, in ogni caso quello che è certo è che, una volta terminato, tutto vi sembrerà più chiaro.

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