
Pagine: 243
Prezzo: euro 16,50
I diabolici
di Pier Boileau – Thomas Narcejac – Adelphi
“Una sorta di interminabile attacco di cuore”: così è stato definito “I diabolici,” che – unanimemente considerato un classico della letteratura noir – non ha perso un grammo del suo torbido fascino: come dimostrano i commenti dei giovani blogger francesi, i quali scoprono stupefatti quanto l’attuale letteratura psicologica francese “à suspense” debba a un libro che ai loro occhi appare “di un’incredibile modernità”, dotato di “un intrigo perfetto” e di “una tensione che fino all’ultimo non ti dà un attimo di tregua”. Come nei migliori romanzi di Simenon, quello che conta qui è la progressiva perdita, da parte del protagonista, della percezione della realtà, il suo sprofondare sempre più allucinato in una vertigine di angoscia e di terrore in cui i deliri si accavallano ai ricordi d’infanzia e a un lacerante senso di impotenza. Nei “Diabolici” compaiono per la prima volta alcuni dei marchi di fabbrica della sterminata produzione di Boileau e Narcejac: lo schema triangolare, l’ambientazione provinciale e piccoloborghese, il motivo del colpevole tormentato dal rimorso e dalla paura, la contiguità fra innocenza e colpa; e soprattutto l’inversione dei ruoli: in un’autentica spirale di orrore, l’assassino si trasforma in una vittima braccata da “colei che non c’è più” – la donna che sa di aver ucciso
Pierre Boileau
Orientato verso una carriera commerciale, Pierre Boileau è tuttavia attratto sin dall’infanzia dalla letteratura poliziesca e parallelamente ai vari impegni lavorativi scrive racconti che pubblica su quotidiani e periodici.
Nel 1938 vince il Prix du Roman d’Aventures. Dopo la guerra conosce Thomas Narcejac.
Thomas Narcejac e Pierre Boileau iniziano a collaborare nel 1948. La loro produzione conta più di quaranta romanzi (fra noir, gialli per ragazzi e rifacimenti di Arsène Lupin), quattordici collaborazioni cinematografiche (romanzi adattati e sceneggiature originali – fra le altre, quella con Alfred Hitchcock per La donna che visse due volte, tratto dal loro romanzo D’entre les morts, e quello con Henri-George Clouzot su I diabolici da Celle qui n’était plus).
Da ricordare, infine, il saggio a quattro mani Le roman policier, indispensabile per chiunque voglia avvicinarsi al mondo di questi due autori
Thomas Narcejac
Thomas Narcejac è nato a Rochefort-sur-Mer. Dopo gli studi universitari diventa professore di lettere e filosofia al liceo Clémenceau di Nantes fino al 1968, quando si ritira a Nizza. Appassionato di letteratura poliziesca, pubblica diversi romanzi prima di incontrare Pierre Boileau nel 1948.
La loro produzione conta più di quaranta romanzi (fra noir, gialli per ragazzi e rifacimenti di Arsène Lupin), quattordici collaborazioni cinematografiche (romanzi adattati e sceneggiature originali – fra le altre, quella con Alfred Hitchcock per La donna che visse due volte, tratto dal loro romanzo D’entre les morts, e quello con Henri-George Clouzot su I diabolici da Celle qui n’était plus).
Da ricordare, infine, il saggio a quattro mani Le roman policier, indispensabile per chiunque voglia avvicinarsi al mondo di questi due autori
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