Pagine: 220
     Prezzo: euro 16,50

Il cantiere
di Juan Carlos Onetti – SUR edizioni

Cinque anni dopo esserne stato esiliato con disonore, Larsen fa ritorno a Santa María con un piano ben preciso: intraprendere un serrato quanto patetico corteggiamento di Angélica Inés – la figlia di Petrus, potente signorotto locale -, e al contempo farsi assumere da questi come capo del cantiere navale di sua proprietà. Scoprirà ben presto che il cantiere è solo un cadente involucro al centro di un deserto, dove nulla accade da anni. Un nulla di cui però Larsen, antieroe per eccellenza e personaggio indimenticabile, diventerà l’irreprensibile Direttore Generale, autoproclamandosi sovrano di un regno in decadenza fatto di vecchie carte impolverate e rottami venduti illegalmente per pochi spiccioli.

Juan Carlos Onetti

(Montevideo 1909 – Madrid 1994) narratore uruguajano. Le sue rarefatte e insieme drammatiche costruzioni letterarie lo hanno collocato tra gli esponenti più incisivi della narrativa latinoamericana. L’esperienza della vita gretta e provinciale (nel paese immaginario di Santa María) e un crudo pessimismo, con punte di profonda angoscia, sono i caratteri principali del suo universo narrativo, che richiama Faulkner e Conrad. Dopo il romanzo breve Il pozzo (El pozo, 1930, nt) sono venuti altri romanzi: Terra di nessuno (Tierra de nadie, 1941, nt), Per questa notte (Para esta noche, 1942), La vita breve (La vida breve, 1950), Il cantiere (El astillero, 1961), Raccattacadaveri (Juntacádaveres, 1964), Lasciamo che parli il vento (Dejemos hablar al viento, 1979) e alcuni romanzi brevi, tra cui Gli addii (Los adióses, 1954). Molto intensi, con momenti di sogno e di allucinazione, i racconti (Cuentos completos, 1967, nt; Cuentos cortos completos, 1968, nt). Tra le opere successive: Quando ormai nulla più importa (Cuando ya no importe, 1994). Ha ricevuto nel 1980 il Premio Cervantes, massimo riconoscimento della cultura ispanica, per la sua carriera letteraria..