La bambina che amava troppo i fiammiferi
autore: Gaétan Soucy
editore: Marcos y Marcos
pagine: 189
traduttore: F. Bruno
prezzo: euro 16,00
anno pubblicazione: 2019 (2° edizione)
“Mio fratello e io abbiamo dovuto prendere l’universo in mano una mattina poco prima dell’alba perché papà era spirato all’improvviso. La sua spoglia contratta in un dolore di cui restava soltanto la scorza, i suoi decreti finiti di colpo in polvere, tutto ciò giaceva nella stanza al piano di sopra da cui papà, ancora soltanto il giorno prima, ci comandava in tutto e per tutto. Avevamo bisogno di ordini per non cadere a pezzi, mio fratello e io: erano la nostra malta. Senza papà non sapevamo fare niente. Da soli, riuscivamo a malapena a esitare, esistere, aver paura, soffrire”.
Escono per la prima volta nel mondo dopo la morte del padre tiranno che li teneva segregati in un castello. Parlano una lingua fatta di brutalità e poesia purissima; custodiscono un segreto atroce.
Una voce freschissima, armata di un linguaggio assieme rozzo, forbito e serenamente sconcio, ci calamita nel cuore di una storia sorprendente. Una vasta tenuta di campagna, circondata da una fitta pineta. Un vedovo tirannico e folle lascia, alla morte, due figli selvatici, spiazzati di fronte al mondo: tutto quello che sanno degli uomini viene dalle sue parole, o dai romanzi cavallereschi scovati nella biblioteca del castello. Costretti, letteralmente, a “prendere l’universo in mano”, faranno i conti con la realtà – negli occhi degli altri capiranno chi sono, e affronteranno i misteri micidiali lasciati in sospeso dal padre.
Un romanzo di formazione, un thriller fuoriclasse, una favola gotica, un horror: una gloriosa festa della parola.
Recensione
Mandaci la tua recensione su questo libro, la pubblicheremo sul nostro sito.