La morte di un artista

autore: Alvaro Enrigue
editore: La Nuova Frontiera
pagine: 155
traduttore: Gina Maneri
prezzo:
euro 16,00

data pubblicazione: 2018

Sebastián Vaca, un giovane artista di belle speranze, si ritrova una sera a un ricevimento nel quartiere più elegante di Città del Messico. All’improvviso vede uno degli ospiti, un pittore soprannominato l’Utopista, salire in piedi sulla balaustra della terrazza e cadere di sotto. Mentre i paramedici portano via il cadavere, Sebastián conosce colui che diventerà il suo mecenate: Aristóteles Brumell. Aristóteles è un uomo elegante, raffinato e ricchissimo, grazie a un cospicuo patrimonio lasciatogli dal nonno. Dal suo illustre antenato non ha ereditato però solo i soldi e la passione per l’arte, ma anche i vizi e soprattutto l’abilità di fare degli altri delle pedine che dispone, a suo piacimento, in una sorta di gioco machiavellico. Inizia così, in un crescendo di humor nero e situazioni surreali, la cronaca della caduta di Sebastián il quale, senza rendersene conto, si trasforma nell’opera d’arte del suo cinico mecenate. “La morte di un artista” mostra la decadenza dell’uomo in una società elitaria e senza scrupoli abituata a imporre il suo punto di vista e i suoi capricci.

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