Pagine: 436
Prezzo: euro 16,00

La sposa birmana
di Journal-Gyaw Ma Ma Lay – O barra O edizioni

Nella regione agricola del delta dell’Irrawaddy, sullo sfondo di una Birmania travagliata dalla lotta di indipendenza contro gli inglesi prima e contro i giapponesi poi, si consuma la vicenda di Wai Wai, giovane donna legata alla famiglia e alle tradizioni. La sua esistenza, dedita alla cura del padre e degli affari domestici, viene sconvolta dalle attenzioni del suo nuovo vicino, U Saw Han, un birmano impiegato in una compagnia coloniale, fervente sostenitore dello stile di vita inglese. Affascinata dalla raffinatezza di cui quest’uomo si circonda, Wai Wai diverrà sua sposa, trovandosi ben presto a dover rinunciare all’autonomia di cui storicamente gode la donna birmana e alle proprie radici, imprigionata in un’opprimente parodia della vita occidentale. Tra vissuto personale e metafora politica, “La sposa birmana” è un’aspra critica al colonialismo che, minando l’identità culturale di un popolo, distrugge i valori e il tessuto sociale di una nazione. “La sposa birmana” ha ricevuto nel 1955 il Premio nazionale di letteratura ed è il libro birmano più popolare in patria e all’estero. Prefazione di Maria Tatsos.

Journal-Gyaw Ma Ma Lay

(Pseudonimo di Ma Tin Hlaing, 1917-1982) È la più celebre scrittrice birmana e ha contribuito alla nascita della letteratura moderna del suo Paese. Donna di lettere, ma anche giornalista, editrice, studiosa di medicina tradizionale, femminista e ardente nazionalista, si è battuta contro il colonialismo britannico e l’imperialismo giapponese. È stata presidente dell’Associazione degli scrittori birmani. Con l’ascesa del regime di Ne Win fu sospettata di simpatie comuniste e incarcerata come “nemico del popolo” dal 1963 al 1967. Le sue opere sono tradotte in moltissimi paesi.