Pagine: 274
     Prezzo: euro 17,00

L’uccello nero
di Gunnar Gunnarsson – Iperborea editore

n un’Islanda inquietante e desolata, due coppie sposate vivono in una fattoria isolata nei fiordi Nord Occidentali. Il destino ha voluto che, da una parte, a un uomo forte ed energico di nome Bjarni sia toccata una moglie che tossisce di continuo, mentre dall’altra una donna di bellezza non comune di nome Steinunn abbia accettato, per ragioni che è difficile comprendere, di legarsi a un mediocre contadino. Quando una delle mogli muore e il marito dell’altra scompare misteriosamente, i due sopravvissuti vengono processati per omicidio. Il narratore della vicenda è Eiúlvur, un giovane pastore timoroso e inesperto la cui influenza spirituale si estende fino alla sventurata fattoria, che osserva il susseguirsi degli eventi e partecipa al dibattito giudiziario. Mentre la situazione tesa e insostenibile delle relazioni fra i quattro viene lentamente svelata dalle testimonianze del processo, la storia acquisisce rapidamente profondità e suspense proprio attraverso lo sguardo e le riflessioni del curato, che si fa ogni giorno più tormentato dai dubbi e dalle domande sul vero significato di colpa, giustizia ed espiazione. Scritto nel 1928 e basato su un vero crimine, un duplice omicidio avvenuto agli inizi del XIX secolo che aveva lasciato ampie tracce di sé nella memoria collettiva islandese, L’uccello nero è un classico della letteratura nordica che ha fatto il giro del mondo.

Gunnar Gunnarsson

(Valthjofsstadur 1889 – Reykjavík 1975) scrittore islandese. Trasferitosi nel 1907 in Danimarca, scrisse in danese le opere più note, tra cui il ciclo di romanzi La famiglia di Borg (4 voll., 1912-14) e l’autobiografia La chiesa sulla montagna (5 voll., 1923-28). Tornato in patria, volle divulgare la storia dell’Islanda in veste romanzesca: Tristezza della brughiera (1940), Sonata sul mare (1954).