Storia di Àsta

autore:  Jón Kalman Stefánsson
editore:  Iperborea
prezzo: euro 19,50
pagine: 480
anno pubblicazione: 2018

 

Storia di Àsta è il racconto di una donna, “che un tempo è stata giovane, e che ormai è piuttosto anziana nel momento in cui queste righe vengono scritte, (…) perchè qui accade tutto di fretta, anche quando, a volte, la storia procede con tale lentezza che il tempo è quasi sul punto di fermarsi.”

Così inizia il nuovo romanzo di Stefansson.

Ma il libro si apre anche con un interrogativo da cui si dirama tutto il romanzo:

“ma come è possibile raccontare la storia di una persona senza toccare anche le vite che la circondano, l’atmosfera che sostiene il cielo – e sopratutto, è leggittimo farlo?”

La risposta la troviamo nel libro stesso. 
Un romanzo corale di straordinaria potenza, dove attraverso la vita della protagonista, insieme alla protagonista, prendono vita personaggi bellissimi, ognuno in balia delle proprie passioni, della propria vita, tutti alla ricerca di una felicità che fugge, sempre in bilico tra desiderio e nostalgia, ma uniti da un’incessante urgenza di amare ed essere amati. 
Il romanzo diventa un puzzle narrativo, ci muoviamo tra le righe attraverso continui salti temporali,

continui flashback, perchè “è impossibile raccontare una storia senza sbagliare, senza intraprendere percorsi arrischiati, o senza dover tornare indietro, come minimo due volte – perchè viviamo contemporaneamente in tutte le epoche.” 

Stefansson ci regala un’altra magia, raccontare la vita in tutta la sua complessità, in ogni sua sfumatura, con tutte le sue bellezze e le sue meschinità, dalla scoperta dell’amore al tradimento, dal desiderio di libertà che si nasconde in ognuno di noi alla voglia di essere e trovare se stessi, anche se “a volte pare che un’unica strada porti alla felicità e alla disperazione – ma a parte questo, va tutto bene, no?”

E lo fa sempre con la sua poesia, il suo senso dell’ironia, ma sopratutto con una delicatezza disarmante, con un sorriso che accoglie anche se “l’attaccatura delle labbra sembra modellata su una lacrima”.